Nucleare, nuove grande con le scorie

Nucleare, nuove grande con le scorie

Nucleare, nuove grande con le scorie


A finire al centro del braccio di ferro tra appaltatore e fornitori sono i 1.086 documenti che regolano gli aspetti tecnici di realizzazione del Cemex. Franco Garella, project manager e rappresentante del consorzio Cemex 2023, spiega a Wired che il problema è che sono “basati sulla normativa Ped. Vanno omologati per apparecchiature in cui passano in pressione liquidi radioattivi dall’Inail, che però adopera come riferimento la normativa Vsr”. In sostanza, lo scontro è sugli standard. Sogin ha usato le regole Ped (che è la Pressure equipment directive europea del 2014), mentre Cemex 2023 afferma di dover passare alla Vsr (che sta per verifica stabilità recipienti) di Inail. Compito che è disposta anche a fare, purché la spa pubblica riconosca l’onere. “Sogin ci deve autorizzare la modifica”, rivendica Garella. 

La battaglia sui documenti

Sogin però spiega a Wired che “la differente omologazione Ped/Vrs impatta solo sul 5% dei lavori di realizzazione del complesso Cemex mentre il restante 95% non ne è interessato”. E aggiunge che il progetto “è stato predisposto secondo i migliori standard internazionali che hanno previsto per gli impianti meccanici in pressione, una trentina di apparecchi rispetto ai 600 previsti complessivamente, l’applicazione della normativa Asme (American Society of Mechanical Engineers). Una scelta approvata dall’autorità di controllo italiana Isin [Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, ndr]”. Secondo quanto ricostruisce la società del decommissioning, “in fase di gara per la certificazione degli apparecchi in pressione progettati secondo la normativa Asme, Sogin ha richiesto la norma di certificazione europea Ped (Pressure equipement directive) per consentire l’esercizio dell’impianto in una prima fase con l’impiego di liquidi non radioattivi ma chimicamente analoghi ai rifiuti liquidi radioattivi che dovranno essere cementati”. 

La società accusa di “totale inerzia” l’appaltatore, “che è il fabbricante delle apparecchiature in pressione” e dice che “dal 2021 si è fatta parte attiva con Inail per fornire indicazioni all’appaltatore al fine di rendere più spedito il processo di certificazione. Le indicazioni ricevute da Inail hanno consentito la semplificazione della certificazione Ped a una omologazione secondo le regole di calcolo Vsr. A ciò comunque non è seguita da parte dell’appaltatore la realizzazione dei componenti richiesti“.

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Tra il commissariamento della Sogin, che la società del decommissioning atomico, e le fibrillazioni di governo, attenzione ai prossimi passi sulla scelta del luogo dove costruire il deposito dei rifiuti nucleari. A settembre il parere dell’Ispettorato nazionale sulle aree idonee

Stesso copione

Anzi, nelle ultime settimane Sogin ha avviato le pratiche di rescindere il contratto anche con Cemex 2023. Perché lamenta di aver “registrato nel tempo, purtroppo, numerosi, gravi, inadempimenti contrattuali e di violazione della normativa da parte dell’appaltatore. L’andamento fisico dei lavori al 17 novembre 2022 è stato complessivamente pari a poco più dell’1% a fronte di un avanzamento temporale preventivato di oltre il 50%”. La società del nucleare dichiara di avere versato tra maggio e agosto 2021 circa 32 milioniquale anticipazione per le attività in officina e per i lavori in cantiere”. Ma, dice, “a fronte della somma erogata non è poi corrisposto un utilizzo conseguente di tale somma per lo svolgimento dei lavori. Da ottobre 2021 a giugno 2022 le presenze medie sul sito tra tecnici e operai del raggruppamento temporaneo di imprese è stata di circa 20 unità mensili rispetto a una presenza media stimata da Sogin in circa 50 unità mensili”.



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di Luca Zorloni www.wired.it 2022-12-21 06:00:00 ,

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